Nel 2008 Lucca ha celebrato i 170 anni del suo anfiteatro romano.
Per l’occasione sono state pubblicate le traduzioni dal giapponese dei libri del Prof. Taisuke Kuroda dedicati appunto a questo tipo di costruzioni: Lucca 1838. Trasformazione e riuso degli anfiteatri romani in Italia e l’Album ad esso collegato, opera dello stesso Architetto in collaborazione con la moglie Naoko,dal titolo L’anfiteatro di carta. Usi e riusi di un anfiteatro romano.
I due volumi fanno parte della Collana Archetipo “Architettura e ambiente” voluta da Fondazione Campus - Studi del Mediterraneo - e Maria Pacini Fazzi Editore, che Assieme all’Associazione degli Industriali della Provincia di Lucca e a Comieco - Consorzio nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica – hanno voluto festeggiare l’Anfiteatro di Lucca dedicandogli questi due regali.
Entrambi i volumi sono il risultato del lavoro di ricerca di Taisuke Kuroda, architetto, professore presso la Kanto Gakunin University a Yokohama, il quale durante un anno sabbatico presso l’Università degli Studi di Firenze ha condotto un ampio studio dedicato al riuso degli anfiteatri romani in Italia testimoniando l’importanza dei progetti di ristrutturazione come quello operato da Lorenzo Nottolini a Lucca nel 1838. Il Prof. Kuroda ha analizzato oltre 100 anfiteatri eleggendo quello di Lucca come testimonial d’eccezione del processo di evoluzione urbanistica della città intorno a questo “ciambellone”, come lui stesso amichevolmente lo definisce.
E l’Album presenta l’Anfiteatro in una veste del tutto nuova strettamente legata all’operatività degli architetti e all’arte dell’origami giapponese. La distanza lunghissima che separa Lucca e la sua storia dal Giappone e le sue tradizioni, viene metaforicamente ridotta con l’omaggio di questo Album nel quale ci sono informazioni e curiosità, un po’ di storia, ma soprattutto, le istruzioni precise per la costruzione di un modellino in carta in miniatura dell’Anfiteatro. Ritagliare e incollare per realizzare da soli e in scala, la piazza simbolo della città di Lucca: un “riuso” a regola d’arte per saldare un più forte rapporto tra passato e presente!