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In Romania, Pehart Tec Group sta procedendo a tutta velocità per assicurarsi un posto da protagonista nel mercato europeo sudorientale

Con un progetto di sviluppo sistematico, nel corso del quale ha avviato quattro macchina tissue in 10 anni, Pehart Tec Group, che comprende Samus Constructii, Metalicplas Impex, Metalicplas Distribution e Pehart Tec, è diventato il primo operatore del mercato del tissue rumeno. Abbiamo incontrato di recente il presidente del gruppo, Ioan Tecar, che ci ha raccontato com’è nata la loro attività nel settore tissue e dove spera di portarla.

Perini Journal


Ioan Tecar, presidente di Pehart Tec Group, è al contempo molto entusiasta e molto chiaro riguardo ai vantaggi di cui gode la sua società sui mercati del tissue dell’Europa sudorientale. “Sappiamo di poter contare su notevoli vantaggi in questa regione dell’Europa sudorientale in piena crescita. Grazie alla centralità della nostra posizione geografica, possiamo rifornire abbastanza facilmente tanto la Romania quanto i Paesi confinanti, con le relative agevolazioni sui costi di trasporto. Inoltre, il costo della manodopera è molto competitivo così come lo sono i costi di gas ed energia rispetto a quelli di alcuni Paesi europei. Infine, disponiamo di macchine tissue e attrezzature di trasformazione decisamente all’avanguardia nella regione, il che ci permette di competere a ottimi livelli praticamente con tutti gli altri Paesi dell’Europa orientale.”


UN VECCHIO STABILIMENTO PER UN NUOVO BUSINESS. Con una capacità di bobine madri superiore alle 100.000 tonnellate annue, Pehart Tec Group è di gran lunga il primo produttore di tissue della Romania. In realtà, il business del tissue è cominciato su scala molto ridotta poco più di 10 anni fa quando, nel 2005, Tecar comprò una vecchissima cartiera, Pehart SA, poi diventata Pehart Tec SA, a Petresti, Distretto di Alba, Romania centrale. Lo stabilimento aveva una storia vecchia di 137 anni, ma quando è stato comprato, era chiuso e abbandonato. C’erano due vecchie continue - una destinata alla produzione di tissue, l’altra a quella di carta MG - e una macchina per lo stampaggio di cartoni per uova.


PERDERE DENARO E IMPARARE LA LEZIONE. Tecar spiega la situazione dell’epoca: “Nel 2005, subito dopo aver comprato lo stabilimento, abbiamo guardato al mercato dei prodotti tissue, individuando delle opportunità. Così abbiamo messo in funzione la vecchia macchina tissue, ma l’operatività in fabbrica era disastrosa, sia in termini di qualità che di consumo energetico, quest’ultimo decisamente elevato insieme a quello del gas. Abbiamo continuato a gestire la macchina e a esplorare il mercato per due anni, perdendo molto denaro.” “Alla fine si è rivelata una buona lezione sul tissue, che ci ha aiutato a comprendere le dinamiche del mercato sia in Romania che nei Paesi vicini. Di conseguenza, dopo aver analizzato la situazione, abbiamo pensato che valeva la pena investire in attrezzature migliori, se volevamo crescere sul mercato.” 


L’INIZIO DEI GRANDI INVESTIMENTI. Nel biennio 2006-2007 abbiamo iniziato con l’ammodernamento della vecchia macchina tissue Beloit da 2,65 m, che risaliva agli anni 70. Questo rebuild di vasta portata è stato eseguito da Over Meccanica e ha portato la macchina da una velocità di 500 mpm a una di 1.300 mpm. La produzione è cresciuta da 600 tonnellate fino a 1.700 tonnellate mensili di bobine madri, vendute poi ai converter. All’epoca l’azienda non si occupava di trasformazione, produceva solo bobine madri, che vendeva molto bene. A seguito del rebuild della macchina tissue, le cose hanno iniziato ad andare molto meglio e Tecar vedeva che il mercato del tissue cresceva bene, sia in Romania che nei Paesi confinanti. E Pehart Tec SA era ormai in grado di rifornire quei mercati come pure di sviluppare l’attività, ora che i costi di produzione erano sotto controllo e la qualità della carta migliore. Nel 2008 l’azienda ha deciso di compiere un grosso investimento - 25 milioni di euro - in una nuova PM e una nuova macchina di trasformazione, unitamente a ulteriori interventi di adeguamento su altre attività e infrastrutture. “Nel 2009,” spiega Tecar, “abbiamo avviato una nuova macchina Toscotec laddove era posizionata la vecchia macchina MG. Era la nostra seconda macchina tissue e poteva funzionare a 2 000 m/min su una larghezza di 2,7 5m. Ciò significava arrivare a una capacità totale di 50 000 tonnellate annue di tissue e a 10 000 tonnellate annue di prodotti trasformati. L’anno seguente tutta la nostra produzione era stata nuovamente venduta. A quel punto eravamo in grado di coinvolgere un partner importante quale la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD o BERS), che ci ha affiancato per sei anni fino alla modifica dell’assetto societario nel 2015.”


DA UN BEL PROBLEMA NASCE UN NUOVO SITO PRODUTTIVO. Con la vendita di tutta la sua produzione, Tecar si trovava nuovamente ad affrontare un “bel problema”, ossia una forte domanda di prodotto che non riusciva a soddisfare. La soluzione era realizzare uno stabilimento di tissue completamente nuovo per raddoppiare la produzione dell’azienda. La sede designata è stata Dej, Distretto di Cluj, 150 km circa a nord di Petresti e 50 km a nord di Cluj-Napoca, la seconda città più grande della Romania. Il nuovo impianto doveva essere realizzato in due fasi e i costi di investimento alla fine sarebbero ammontati a 50 milioni di euro, con due macchine tissue e due linee di trasformazione. La fase 1 prevedeva le opere civili, i capannoni e l’infrastruttura di base come pure l’installazione di una macchina tissue ABK (ex-Over Meccanica) e di una linea di trasformazione Gambini. L’impianto è stato avviato nel 2013. Poi, nella più recente fase 2 a Dej, sviluppata presso Metalicplas Distribution, si è proceduto all’installazione e all’avviamento di una nuova continua A.Celli (vedi pag. 102). La PM 4 è una macchina larga 2,8 m con una velocità massima di 1.800 mpm e fa parte di un progetto chiavi in mano che comprende: Crescent former con monolucido da 15 piedi, cappa di ultima generazione, sezione di preparazione dell’impasto per fibre lunghe e corte di pura cellulosa, sistemi di automazione e controllo, sistema di movimentazione bobine e taglierina/ribobinatrice


AVVIO FACILE, PROMESSE MANTENUTE. Riguardo alle modalità con cui la società si è sviluppata e al progetto PM 4, Tecar osserva: “Abbiamo avviato quattro macchine tissue di quattro fornitori diversi negli ultimi 10 anni e abbiamo lavorato bene con tutti, vivendo esperienze molto interessanti con ciascuno. La PM 4 era un progetto dai tempi particolarmente serrati, appena cinque mesi tra consegna e avvio: abbiamo raggiunto i nostri obiettivi più rapidamente di quanto pensassimo e ora la macchina A.Celli sta lavorando a 1.800 mpm.” “Quando abbiamo eseguito i test di performance sulla macchina, sono soddisfatto di poter affermare che questo nuovo impianto ha mantenuto le promesse sin dall’inizio, fatto piuttosto insolito. Mi riferisco tanto alla quantità e alla qualità della carta quanto alle caratteristiche del consumo energetico. Dunque siamo molto contenti di come la macchina ha iniziato a lavorare e dell’intero progetto, un successo sia per noi che per il fornitore.”


CAMBI FREQUENTI. Flessibilità e facilità di passaggio tra i diversi tipi e grammature sono aspetti estremamente importanti per Pehart Tec Group poiché il gruppo rifornisce una grande varietà di converter in più Paesi, dalle grandi alle piccole aziende, con una domanda molto variegata in termini di qualità e grammatura della carta. Tecar dice che la macchina A.Celli assicura loro un grande vantaggio da questo punto di vista. Con l’avvio della PM 4, la capacità produttiva totale supera oggi le 100.000 tonnellate di carta come bobine madri mentre la capacità di trasformazione è compresa tra le 30 e le 40.000 tonnellate annue. Le bobine madri sono destinate alla produzione di carta igienica e asciugatutto mentre le linee di trasformazione realizzano carta igienica, asciugatutto e fazzoletti. Le bobine madri sono vendute per il 30% a converter rumeni, per il restante 70% vengono esportate in vari Paesi confinanti: Bulgaria, Moldavia, Grecia, Ungheria, Polonia Serbia, Repubblica Ceca, Svizzera e Turchia. I prodotti trasformati restano sul mercato nazionale e vengono venduti nel settore del commercio al dettaglio. Pehart Tec Group produce con due brand, Pufina e Alint, che coprono circa il 30% dei suoi prodotti trasformati mentre il resto va ai marchi dei distributori. Tuttavia, Tecar afferma che la quota dei suoi brand sta crescendo e spera di raggiungere il 35-40% a breve. La materia prima di tutti i prodotti del Gruppo è fibra di cellulosa.


MODIFICA DELL’ASSETTO PROPRIETARIO NEL 2015. Nel 2015 l’assetto proprietario ha subito delle modifiche. In precedenza Tecar deteneva il 75% della società e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo il restante 25%. L’anno scorso, nell’ambito di un progetto di sviluppo della società nel settore dei prodotti per l’igiene, Tecar ha avviato una partnership con Abris, un fondo d’investimento con sede in Polonia. Oggi Abris è l’azionista di maggioranza e le prospettive sono buone, spiega Tecar. “Naturalmente il ritmo al quale abbiamo investito per crescere nel tissue sta a significare che si tratta di un buon settore per noi. In realtà, il gruppo possiede anche altre attività in cui potrebbe investire, ma il tissue ha preso il sopravvento grazie ai buoni ritorni che ha dato e alle prospettive che vediamo per il futuro. Oggi ci stiamo concentrando su ulteriori investimenti di cui preferisco non fornire altri dettagli per il momento, ma ne sentirete parlare a breve. Inoltre, per continuare a crescere, stiamo considerando la possibilità di acquisire aziende concorrenti, sia in Romania che in altre regioni dell’Europa sudorientale.» *



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